Rosario Fiorello, leader degli ascolti mattutini di Rai Due, ha rivelato qual è il suo più grande rimpianto: non è quello che ci si aspetta.
Con il successo di Viva Rai Due Fiorello ha confermato le sue doti eccelse di one man show. Istintivo, ironico e con la battuta pronta, il noto programma mattutino ha battuto tutti i record d’ascolto rivelandosi un programma originale e innovativo in grado di mettere davanti alla tv milioni d’italiani alle 7 di mattina. Incredulo del suo successo Fiorello non ama autocelebrarsi e non nega che certe aspettative gli mettono pressione e ansia.
Tra queste sicuramente le interviste. Stasera parlo io è lo speciale del Tg1 che ha avuto come protagonista Fiorello. Il conduttore ha risposto alle domande curiose di Gian Marco Chiocci, direttore del tg di Rai Uno. Nel salotto della sua casa l’ex animatore turistico ha risposto in modo diretto e sincero, ha raccontato il suo vissuto privato e le tappe più importanti della sua carriera. Non ha mancato di parlare dell’amico Amadeus con cui non ha mai discusso. Tra loro c’è stato un feeling dal primo momento e nel corso degli anni sono sempre stati la spalla l’uno dell’altro.
Fiorello ha poi parlato dell‘incontro con la moglie Susanna Biondo. Incontro avvenuto a Roma, grazie anche a Maurizio Costanzo che lo ha sostenuto quando ha deciso di lasciare Milano per la capitale: “Noi ci siamo conosciuti non giovanissimi, io 36 e Susanna 32 anni. Avevamo due vite alle spalle, avevamo già vissuto: lei aveva già una bambina, io avevo avuto una vita spericolata. E ci siamo incontrati, guardati negli occhi, innamorati e senza dircelo abbiamo deciso di costruire una terza vita, completamente diversa da quelle che avevamo alle spalle”. Oggi sono ancora una coppia affiatata e Fiorello è certo che Susanna è la donna della sua vita. Lo showman ha ricordato commosso la morte del padre: il genitore è deceduto quando aveva solo 56 anni.
Tra le confessioni di Fiorello quella che riguarda il suo più grande rimpianto. Il conduttore ha affermato d’essere pentito di non aver studiato abbastanza: “Il mio più grande rimpianto è non aver potuto studiare come avrei voluto. Io faccio sempre le battute sulla scuola, io non ero male, il mio problema era la frequenza: quando ci andavo ero bravo!”
Fiorello avrebbe voluto leggere di più e anche imparare l’inglese. Se avesse saputo le lingue probabilmente la sua carriera avrebbe preso una strada diversa: “Avrei voluto studiare di più, studiare la musica, imparare uno strumento e mi sarebbe piaciuto imparare a parlare l’inglese. Io infatti invidio i bambini inglesi, loro già a 6 anni sanno l’inglese”.
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