Un attore famoso e amato dal pubblico ha confessato di avere una malattia che rende difficile poter lavorare, lui però non vuole arrendersi.
I personaggi famosi non possono essere ovviamente esenti da problemi di salute, nonostante il pubblico tenda a pensare che possano avere solo privilegi nella loro vita. Molti di loro scelgono di non parlarne perché particolarmente riservati, al punto tale da preferire che si diventi oggetto di notizia solo per meriti (o demeriti) professionali.
A volte però le eccezioni non mancano, anche da parte dei più “insospettabili. In questi casi si può decidere di uscire allo scoperto pensando di poter essere di aiuto a chi si trova nella stessa situazione, magari dando indicazioni su cosa si sia deciso di fare per alleviare i sintomi. Ed è questo quello che ha deciso di fare in questi giorni un attore famoso, che si è guadagnato la popolarità grazie a una celebre serie Tv.
L’attore parla per la prima volta della sua malattia
Ma chi è l’attore che ha rivelato a sorpresa di avere una malattia che arriva a condizionare anche il suo lavoro? Si tratta di Filippo Timi, che attualmente possiamo vedere ogni settimana su Sky con i nuovi episodi della serie “I delitti del BarLume”. Il 49enne ha infatti confessato di essere affetto dal morbo di Stargardt, forma più comune di distrofia ereditaria della macula, che porta a una disfunzione delle cellule della retina, causando quindi difficoltà visive.
È lui stesso ad ammettere quanto questo problema influisca sulla sua quotidianità: “Vedo solo i contorni a causa del morbo – sono state le sue parole al ‘Corriere della Sera’ -. Non riesco a inventare le immagini”.
A questo si aggiungono anche alcune difficoltà nel linguaggio, che non possono che condizionare il suo mestiere, fatto ovviamente di battute da recitare e imparare. Nonostante questo, lui non si arrende e cerca di non farsi condizionare da questo: “La balbuzie è meno forte rispetto al passato, ma c’è ancora. A volte sono in scena e sono in dubbio sulla mia capacità di riuscire a dire una frase, riescono però a gestire questo con autoironia. Le alternative nella vita sono due, o soccombi, o cerchi di usare le fragilità trovando un valore. Un fiore, su un sasso, spunta uguale. E il sasso è la vita stessa”.
Un passato difficile da dimenticare
Il morbo non è però l’unico problema che Filippo Timi si è trovato a gestire nella sua vita, anche in questo caso solo ora lui riesce a parlare apertamente delle sofferenze che ha vissuto sin da ragazzo, provocate da parte delle persone a cui era più legato. Lui è infatti omosessuale, ma quando lo ha confessato ai suoi familiari ha notato come fosse difficile per loro riuscire ad accettarlo.
“I miei genitori sono stupendi, ma non mi sono sentito protetto da loro. Erano omofobi senza saperlo – ha raccontato ancora -. Non si sentivano in diritto di potermi difendere. Non ce l’hanno fatta. Quando eravamo in tre a tavola c’era silenzio su questo argomento. io padre faceva battute su Renato Zero e diceva: ‘Comunque è bravo’. Quel ‘comunque’ voleva dire tutto. Sai quando ti regalano il giocattolo ma senza le pile? Io non avevo le pile”.
L’attore non viene da una famiglia ricca, ha dovuto faticare non poco per diventare indipendente, ma questo lo ha portato ad apprezzare ancora di più le piccole cose. “Ero stupito quando riuscivo ad avere un un cappotto di cachemire. Sono diventato insicuro per questo, lo vedo anche ai provini, mi fanno i complimenti, ma magari non mi prendono. Ora però sto lavorando tanto”.