Il talent show condotto da Maria De Filippi torna al centro delle polemiche: le voci dei cantanti di Amici sono post-prodotte? La verità.
L’obiettivo di Maria De Filippi risiede – giustamente – nello show televisivo: da Uomini e Donne ad Amici, la redazione dei singoli programmi ha il compito di “confezionare” un prodotto che sia gradito al pubblico sovrano. Nonostante questo, accade spesso che musicisti e professionisti del mestiere recriminino alla conduttrice la volontà di creare dei contenuti a doc. Il talent show, per quanto costruisca il format ispirandosi ad una scuola, non lo è nella sua essenza. Si tratta appunto di uno “show televisivo”, una materia rispetto alla quale Maria De Filippi ha dimostrato di essere ampiamente preparata.
Tornando appunto ad Amici, non possiamo non trattare del “caso Jurman”. Il musicista e produttore discografico ha ricoperto il ruolo di professore per anni, partecipando attivamente alla preparazione di molti dei talenti destinati al panorama musicale italiano. Tuttavia, dal giorno del suo abbandono, il cantante non ha fatto altro che denigrare il programma dove, per anni, egli stesso ha costruito il suo successo. Luca Jurman ritiene che sia tutto pilotato – possibile e, ad onor del vero, comprensibile – e che non ci sia veridicità nell’esaltazione dei talenti. A questo proposito, nelle ultime ore è emerso che un’ulteriore figura ritenga insoddisfacente l’operato dei professori di Amici e la selezione degli allievi.
Amici, non c’è pace per Maria De Filippi
Luca Jurman ha organizzato una diretta, durante la quale ha potuto dialogare con Massimiliano Longo – ideatore e direttore di All Music Italia. Quest’ultimo ha raccontato di essere stato inviato negli studi televisivi di Amici e di essersi presentato con le migliori aspettative. In particolare ha spiegato di aver letto, all’epoca, un’incredibile esaltazione dell’ex allieva Sissi, associata ad un talento quale fu l’intramontabile Whitney Houston. Ebbene, quando ascoltò la sua voce per la prima volta, rimase profondamente deluso.
“Sveliamolo a quei pochi che non lo sanno” – le sue parole – “I ragazzi vengono post-prodotti, viene messa a posto la voce”. Rispetto al Serale, tale intervento è impossibile, in quanto la produzione ha poco tempo per strutturare i montaggi, contrariamente a quanto avviene durante il pomeridiano. “La finale con Sissi, quando cantò Scendi, pensai […] che disastro“. Chiaro dunque il sostegno di Massimiliano Longo al pensiero sviluppato da Luca Jurman nel corso degli anni. Il concetto espresso dai due dunque si riassume nella selezione accurata degli allievi, scelti – secondo loro – più per le loro qualità televisive che per il reale talento.