Il purè è buono e facile da fare, ma c’è un gesto che non va assolutamente fatto: non bisogna schiacciare le patate con la forchetta, ecco perché.
Per alcuni rappresenta un comfort food: una di quelle pietanze che si mangiano quando fa freddo, che ricordano l’infanzia, semplici e buone, ottime in tante circostanze. È il purè di patate, piatto di invenzione francese, come rivela il nome. Ma è diffusissimo anche nel nostro Paese ed è un classico contorno per accompagnare secondi di carne o di pollo.
Preparare il purè non è un’operazione particolarmente elaborata, si tratta di una composizione abbastanza facile che richiede in fondo solo poche mosse. Alle patate si unisce il burro e una buona quantità di formaggio grattugiato che dona il suo gradevole sapore e arricchisce il purè di nutrimento e gusto. E poi c’è il latte che serve per diluire e amalgamare bene il tutto.
Il termine purè sta a indicare che si tratta di un passato di patate, queste vengono prima bollite e poi ridotte in purea. Subito dopo insieme agli altri ingredienti si crea un composto che viene riscaldato e amalgamato sul fuoco fino ad ottenere la gisuta consistenza che non deve essere né troppo densa né eccessivamente liquida. Inoltre, un purè perfetto deve risultare liscio ed omogeneo. Per raggiungere questo obiettivo c’è un passaggio ben preciso da compiere e un errore da non commettere.
C’è un motivo ben preciso per cui dopo che le patate sono state bollite e quindi si sono ben ammorbidite non devono essere ridotte in pure schiacciandole con la forchetta. A molti potrebbe sembrare un’azione comoda e pratica, ma in realtà determina la consistenza che il purè acquisirà poi.
Per ridurre in purea le patate è opportuno usare un apposito schiacciapatate. Un utensile utilissimo che è necessario avere in casa per ricette come queste e non solo. Molte persone non hanno lo schiacciapatate e vogliono comunque realizzare il purè. Per questo schiacciano le patate con la forchetta pensando che sia la stessa cosa, ma non è assolutamente così.
Lo schiacciapatate infatti è ideato appositamente per svolgere questa funzione e riduce in purea le patate in modo perfetto. Questo non avviene schiacciandole con la forchetta: anche se sembra essersi formata una purea in realtà rimangono sempre mirco-pezzetti di patata e non è una purea ben omogenea. Ne risulterà che in cottura nel purè si formeranno dei grumi che sarà impossibile eliminare e che sono sicuramente sgradevoli al palato.
La consistenza vellutata è la caratteristica peculiare del purè e per ottenerla oltre a schiacciare le patate con lo schiacciapatate e non con la forchetta è importante che queste siano ben morbide. Non solo: nella fase di cottura è bene mescolare continuamente con un cucchiaio di legno o con una frusta a mano per garantire un’omogeneità e un effetto liscio e setoso da applausi.
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