Novità per il 2024, in particolare per le mamme che avranno diritto ad un esonero contributivo e quindi uno stipendio netto più elevato.
Nel pacchetto di benefici previsti soprattutto per i genitori è presente un bonus mamme che riguarderà le madri lavoratrici e l’agevolazione prevista in modo particolare per i contributi da versare. Ne potranno beneficiare sia nel 2024 che nel 2025 anche se con modalità differenti.
Questa è comunque solo una delle tante misure a sostegno del reddito pensate proprio per le famiglie per facilitare la condizione economica a fronte di un momento storico non facile e anche contribuire a rendere la natalità più semplice per la questione finanziaria.
Questo bonus è una vera novità perché non è stato rimodulato sui precedenti ma introdotta come iniziativa tutta nuova. Il funzionamento è molto semplice e previsto per tutte le madri che lavorano e hanno almeno due figli.
Ben 3000 euro annui netti che si possono ottenere se la donna ha un contratto a tempo di lavoro indeterminato, pubblico o privato che sia, con due figli e fino al compimento dei 10 anni da parte del più piccolo tra i due. Per il 2025 viene comunque esteso ma in maniera differente, sarà valido solo per chi ha 3 figli quindi ovviamente più restrittivo.
Il beneficio viene erogato in forma indiretta, si tratta della possibilità di sgravio totale dei contributi che vengono trattenuti sul lordo in busta paga, di conseguenza il netto a fine mese sarà maggiore entro comunque la cifra stabilita. Questo beneficio si aggiunge ai Fringe Benefit per le famiglie di 2000 euro annui, ripartiti secondo le volontà del datore di lavoro, l’asilo gratis per il secondo figlio, l’estensione del congedo.
Tutti i nati a partire da gennaio 2024 e con un reddito familiare inferiore ai 40 mila euro annui con un figlio di età inferiore ai 10 anni avranno un incremento del bonus asilo nido fino a 3600 euro annui. Novità anche per il congedo parentale che stabilisce un ulteriore mese aggiuntivo rispetto a quello già previsto all’80% con retribuzione al 60%.
Per il 2024 quindi ci saranno 5 mesi di maternità con retribuzione completa, congedo parentale all’80% e poi un mese al 60%. A questi si aggiungono anche 8 mesi da poter utilizzare secondo la legge al 30%. Il tutto quindi non riguarda solo l’impatto economico, certamente importante, ma anche il valore che questo ha sul profilo gestionale e che permetterà di coniugare meglio maternità e anche vita professionale.
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